Santanelli

Laureato in giurisprudenza, Manlio Santanelli ha lavorato presso la Rai di Napoli fino al 1980, anno in cui è andata in scena la sua prima commedia, Uscita di emergenza (che l’anno seguente ha vinto il premio Idi e il premio dell’Associazione nazionale dei critici italiani). È sicuramente uno degli autori emergenti della drammaturgia napoletana del ‘dopo Eduardo’. La sua attività prosegue con L’isola di Sancho (selezione premio Idi 1983); Le sofferenze d’amore , libretto tratto da un romanzo di Vittorio Imbriani (successivamente la commedia è stata rielaborata per la radio, vincendo il premio speciale della giuria al Premio Italia 1985); Regina madre (selezione premio Idi 1985), allestita nel 1988-89 a Parigi, dove Ionesco la giudica la migliore commedia in francese degli ultimi anni; Elogio della paura, antologia di monologhi. Nel 1987 presenta tre nuovi debutti: Il fuoco divampa con furore, Pulcinella (rielaborazione drammaturgica di un canovaccio di Roberto Rossellini), Bellavita Carolina. Del 1988 è L’aberrazione delle stelle fisse, del 1989 Camera con racconti affittasi (presentato al Festival di Spoleto), 1799 (spettacolo eroicomico sulla Repubblica Partenopea), La donna del banco dei pegni e Vita natural durante; seguono Disturbi di memoria (1990), Tanto per animare la serata, Ritratti di donne (1991), Un eccesso di zelo, Il naso di famiglia (1993), Il baciamano (1994), Il seno in affitto (1995), Babà di nonna sua (1997).