Sanipoli

Dotato di gran prestanza fisica e di ottime doti tecniche, Vittorio Sanipoli, durante la carriera, ha saputo passare con grande disinvoltura da ruoli drammatici a ruoli brillanti se non comici. Dopo l’esordio, avvenuto nel 1939, recita con la Compagnia degli Spettacoli Gialli diretta da R. Calò (Broadway di Dunning e Abbott, 1941), in cui si distingue per la sua verve e il suo piglio energico. Dopo la guerra lavora con Ruggeri, e Ricci e nel 1950-51 entra nella compagnia del Teatro Nazionale diretta da G. Salvini, in cui recitavano anche V. Gassman e M. Girotti. Nella stagione 1954-55 è tra i protagonisti del gruppo del Nuovo Teatro ETI diretto da G. De Bosio (Corte marziale per l’ammutinamento del Caine di H. Wouk, Il sacro esperimento di F. Hochwaulmlder) e, sempre con De Bosio, nel 1957-58 è al Teatro Stabile di Torino dove fornisce una delle sue migliori prove con Bertoldo a corte (1957) di M. Dursi. In seguito lavora con la Compagnia del Teatro Popolare diretta da L. Squarzina in Romagnola (1959) dello stesso Squarzina e in Il benessere (1959) di F. Brusati e F. Mauri. Ricordiamo anche Don Gil dalle calze verdi (1960) di T. da Molina, regia di Salvini al Teatro Floridiana di Napoli e Storia di Pablo (1961) di S. Velitti da Pavese, con la regia di V. Puecher. Al cinema, tra i molti film interpretati, sono da ricordare: Napoletani a Milano (1940) di E. De Filippo, La domenica della buona gente (1954) di A. G. Majano e Grisbì (1954) di J. Becker.