Salvini

Giudo Salvini studiò giurisprudenza e musica all’università e al Conservatorio di Padova. Tra il 1925 e il 1927 collaborò con il Teatro d’Arte di Roma diretto da Pirandello; tra l’altro, guidò la compagnia in una fortunata tournée all’estero, e successivamente (a Praga, Vienna e Budapest) allestì con attori locali testi di Pirandello e Bontempelli. Al ritorno in Italia firmò regie di spettacoli di prosa, lirica e balletto, curando spesso anche la scenografia. Nel 1930 costituì una compagnia di giovani (formata da R. Ricci, C. Ninchi, E. Biliotti, B. Starace Sainati, P. Cei) con cui mise in scena la prima versione italiana di Questa sera si recita a soggetto. Nel 1933 fu direttore dell’allestimento scenico e responsabile del settore prosa alla prima edizione del Maggio musicale fiorentino, invitando, per la prima volta in Italia, Max Reinhardt e Jacques Copeau. Organizzatore di grandi spettacoli all’aperto in luoghi particolarmente suggestivi (Giardino di Boboli), sostenne la creazione di un teatro nazionale e di teatri stabili, istituzioni ritenute in grado di formare adeguatamente gli attori italiani. Tra il 1938 e il 1944 insegnò regia all’Accademia d’arte drammatica e, dal 1950 al 1952, diresse la compagnia del Teatro Nazionale. Salvini, oltre a curare il repertorio classico, fu attento valorizzatore della drammaturgia contemporanea. I suoi allestimenti furono molto apprezzati anche all’estero.