Salvi

Architetto, come molti suoi conterranei, Francesco Salvi preferisce tentare la strada del cabaret piuttosto che avere la certezza di un lavoro `normale’. Debutta come cabarettista all’inizio degli anni ’80 al Derby Club di Milano, e nello stesso periodo prende parte a spettacoli teatrali tra cui In alto mare di Mrozek per la regia di Arturo Corso; in seguito interpreterà anche Uccelli da Aristofane con la Banda Osiris e la regia di Gabriele Vacis. Il passaggio in tv è con ;Studio 5, anche se la popolarità arriva grazie a Drive-in (1986-1988). Da allora è attivo in televisione in molti spettacoli. Al suo attivo anche un film ( Vogliamoci troppo bene ) e una serie di incursione nel mondo della canzone: sua la fulminante “C’è da spostare una macchina”. La sua comicità surreale e sopra le righe ne ha fatto uno dei comici più singolari degli anni Ottanta.