Roversi

Roberto Roversi è stato redattore della rivista “Officina” con Leonetti e Pasolini. Nel 1961 fonda il periodico “Rendiconti”. Se la prima produzione poetica segue percorsi tradizionali: Poesie (1942), Poesie per l’amatore di stampe (1954), Il margine bianco per la città (1955), è con la raccolta Dopo Campoformio (1962) che la sua lirica, recuperando moduli ottocenteschi con venature ironiche e funzionalità antinovecentesche, affronta anche stilisticamente nuove tematiche. La sua narrativa, dopo Caccia all’uomo (1959) accentua con Registrazione di eventi (1964) e I diecimila cavalli (1976), un tipo di realismo critico, più idoneo del naturalismo, a una visione disperata e ferma del degrado sociale contemporaneo. In questa ottica, ha composto, nel 1965, il testo teatrale Unterdenlinden , in cui la denuncia politica è espressa in forme drammatiche abilmente costruite. In polemica con l’editoria corrente, ha distribuito fuori commercio alcuni raccolte di versi ciclostilate: Le descrizioni in atto (1969) e Materiale ferroso (1977). Nel 1995 ha pubblicato Manhattan: racconti minimi per il teatro .