Roger-Ferdinand

Roger-Ferdinand debuttò nel 1924 al Théâtre des Mathurins, con La machine à souvenirs . I suoi lavori successivi furono allestiti da Charles Dullin (Irma , 1926) e Lugné-Poe (Un homme en or , 1927); decise allora di abbandonare il mestiere d’insegnante d’inglese per dedicarsi completamente al teatro. Roger-Ferdinand continuò la tradizione del vaudeville, scrivendo pièce in cui lo humour si univa all’attualità: La foire aux sentiments (1928); Président Haudecour (1938); Le Mari ne compte pas (1948). Il suo maggiore successo fu Le J3 ou la nouvelle école (1943) – un’acuta satira del mondo degli adolescenti (J3 era, nel linguaggio amministrativo, la sigla che designava i giovani dai 16 ai 20 anni) -, del quale scrisse anche un seguito, Les croulants se portent bien (1959), che non eguagliò il successo del primo. Ha firmato anche alcune sceneggiature cinematografiche e ha tradotto e adattato per le scene francesi Tess dei d’Ubervilles da Hardy e Tè e simpatia di R. Anderson.