Rissone

Dopo l’esordio con L. Borelli e la permanenza in alcune compagnie, Giuditta Rissone raggiunse la notorietà entrando nel 1921 nella Vergani-Cimara-Almirante, sodalizio diretto da D. Niccodemi. Divenne primattrice nel 1927, con L. Almirante e S. Tofano, in una compagnia che si affermò per il repertorio spiritoso ed intelligente. Nel 1930 passò alla Za Bum e qui, insieme a V. De Sica (che sposò nel ’37), si confrontò con testi brillanti. Ormai conosciuta ed amata per le sue doti comiche e finemente ironiche, nel 1933 entrò in ditta con De Sica e Tofano, che due anni dopo lasciò la compagnia, sostituito da U. Melnati. Il gruppo recitò insieme fino al 1939, affermandosi nella messa in scena di spettacoli leggeri ed ottenendo un grande successo con Due dozzine di rose scarlatte di De Benedetti. Dopo la guerra la R. fece soltanto alcune sporadiche apparizioni sul palcoscenico. Al cinema ha recitato spesso con De Sica, talvolta in trasposizioni di testi già proposti in teatro.