Ranzi

La formazione di Galatea Ranzi avviene all’Accademia d’arte drammatica dove si diploma nel 1988. Durante i suoi studi presso questo istituto recita, diretta da L. Ronconi, in Amor nello specchio di G.B. Andreini (1987), spettacolo realizzato come saggio finale del secondo anno di accademia. Sempre con Ronconi esordisce in Mirra di Alfieri (1988), una produzione del teatro Stabile di Torino; accanto a lei recitavano O. Piccolo e R. Girone. È grazie a questa interpretazione che riceve il premio Ubu 1988 come migliore attrice giovane oltre che una menzione d’onore al prestigioso premio Eleonora Duse. Nel 1989 recita, ancora diretta da Ronconi, in Strano interludio di O’Neill insieme a P. Bacci, R. Bini, M. de Francovich. Nella stagione 1990-91 continua la sua collaborazione con lo stesso regista e ancora direttore dello Stabile torinese con due allestimenti come L’uomo difficile di Hofmannsthal e il magnifico kolossal teatrale Gli ultimi giorni dell’umanità di Kraus, quest’ultimo andato in scena nella struttura del Lingotto. Più di recente è stata la protagonista di Donna Rosita nubile (1996) di Federico García Lorca per la regia di C. Lievi.