Pugliese

Armando Pugliese inizia a lavorare a Napoli e nel 1969 si diploma all’Accademia d’arte drammatica con lo spettacolo Barocco ineffabile con strumenti , scritto appositamente per lui da Elvio Porta. Nello stesso anno è aiuto-regista di Ronconi. Negli anni ’70 allestisce alcuni spettacoli – Iwona, principessa di Borgogna di Gombrowicz, Il barone rampante , riduzione dello stesso Pugliese dal romanzo di Calvino, Quando si fa giorno – di E. Bond, L’opera del mendicante di J. Gay – ma il successo lo raggiunge con Masaniello – di cui è anche autore del testo, scritto assieme a Elvio Porta (1974). Tra i suoi spettacoli ricordiamo: Aladino di Francesco Cerlone (1981); La guerra dei topi e delle rane di Nicola Saponaro (1983); Il Miles di Plauto , adattamento della commedia di Plauto ad opera di G. Pasculli (1984); Fiat voluntas dei di Giuseppe Macrì (Catania, 1987).

Tra gli spettacoli degli ultimi anni, diversi sono d’ambientazione napoletana: Ogni anno punto e da capo di Eduardo De Filippo, musiche originali di Nino Rota e Antonio Sinagra, con Luca De Filippo (1988); Medea di Portamedina , commedia con musiche in due tempi, liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Francesco Mastriani, con Lina Sastri – il testo scritto espressamente per l’attrice, è la storia di una Medea moderna, che uccide la propria figlia per non condannarla a vivere la sua stessa disperata esistenza – (Napoli, 1991); Angeli all’inferno di Francesco Silvestri (che ne è anche interprete), musiche di Pappi Corsicato, (1991); Limbo, di Enzo Moscato, con Isa Daniele (Benevento, 1993); I viceré, riduzione di D. Fabbri dal romanzo di F. De Roberto, con Turi Ferro (1994); Delizie e misteri napoletani (Festival dei Due Mondi di Spoleto, 1995); Ubu re , di A. Jarry, traduzione italiana di E. Moscato, con Mario Scaccia e Marisa Fabbri (Roma , 1995); Gilda Mignonette , testo e regia di P., con Lina Sastri ( 1996); I Don, di Pippo Marchese (Catania, 1996).