Puggelli

Diplomatosi nel 1958 all’Accademia dei Filodrammatici di Milano (studia sotto la guida di Esperia Sperani) Lamberto Puggelli si avvicina all’ambiente del Piccolo Teatro dove, nel 1960, interpreta `El Pinascia’ ne El nost Milan di Bertolazzi con la regia di G. Strehler. Nello stesso anno esordisce nella regia di prosa con A ciascuno la sua fame di Jean Mogin, spettacolo allestito al Teatro Pirandello di Roma. Nella stagione 1964-1965 viene nominato responsabile della programmazione del Festival dei Due Mondi di Spoleto e contemporaneamente comincia a collaborare con il mondo della lirica, curando la regia di Oedipus rex (1965) di I. Stravinskij a La Fenice di Venezia. L’intensa attività svolta in questo ambito lo porta a lavorare nei maggiori teatri lirici italiani, come appunto La Fenice, di cui nel 1967 diviene regista stabile, oltre che con la Scala di Milano, il Regio di Parma, l’Opera di Roma, il Regio di Torino e il Teatro S. Carlo di Napoli, compiendo numerose tournée all’estero (soprattutto con La Fenice).

Nel 1970 ritorna al Piccolo Teatro di Milano, dove diviene assistente alla regia di Strehler. In questa veste lavora in Santa Giovanna dei macelli di Brecht, Re Lear (1972) di Shakespeare, L’opera da tre soldi (1973) di Brecht e Il campiello (1975) di Goldoni. Inoltre, firma insieme a Strehler le regie di alcuni spettacoli tra i quali nel 1971 Referendum per l’assoluzione o la condanna di un criminale di guerra (1971) di Pallavicini e Vené e nel 1973 La condanna di Lucullo (1973) di Brecht. Lo stesso anno P. mette in scena Barbablù (1973) di Dursi, primo spettacolo firmato da solo per la struttura milanese.

Parallelamente all’attività svolta al Piccolo, diviene direttore al Nuovo San Babila di Milano (1975) e cura la regia di alcuni allestimenti al Teatro Uomo (stagione 1976-77). Altre sue regie: La madre dal romanzo di Gor’kij (1978); Le furberie di Scapino di Molière (1984), Igne Migne dal romanzo di A. Campanelli (1987), Pilade di Pasolini (1989), Il libro di Ipazia di Luzi (1995) Tra le sue regie liriche ricordiamo: Turandot (1966) di Puccini, Il trovatore (1969) di Verdi, Norma (1972) di Bellini, I masnadieri (1974) di Verdi, Il barbiere di Siviglia (1979) di Rossini, La forza del destino (1982) e Otello (1990) di Verdi, La favorite (1991) di Donizetti, La sonnambula (1994) di Bellini e Fedora (1996) di Giordano. Va ricordato inoltre lo studio condotto dal regista su Pirandello, iniziato nel 1970 con lo spettacolo Le maschere nude , e proseguito poi, con Così è se vi pare nel 1975, La nuova colonia nel 1992 e Questa sera si recita a soggetto , l’anno dopo.