Prévert

Autore di grande successo, legato soprattutto alle canzoni e alle raccolte di poesia, Jacques Prévert inaugura la sua intensa attività pubblica proprio con il teatro, in un clima di militanza politica appassionata, nel quale l’espressione artistica diventa un momento di impegno e di lotta. Nel 1932, con l’amico Tchimoukov, regista e attore, diventa la personalità guida del “Gruppo ottobre” (1927), che per l’accento dissacrante e iconoclasta si propone come esperienza significativa dell’avanguardia di ispirazione dadaista e surrealista. Il suo primo testo ad approdare sulle scene è Viva la stampa (Vive la presse, 1932), una satira farsesca sulla propaganda nazionalista e antipopolare della stampa di regime. Della prima metà degli anni ’30 sono anche: La battaglia di Fontenoy (La bataille de Fontenoy), efferata e sanguinaria pochade antimilitarista; L’avvento di Hitler (L’avènement d’Hitler), feroce denuncia contro la presa del potere del dittatore nazista; Disoccupato (Chômeur) e L’ambulante (Le camelot), due scenari di mimo e danza. Del 1935, anno dello scioglimento del Gruppo, è Il quadro delle meraviglie (Le tableau de merveilles), tratto dagli intermezzi di Cervantes. Da allora, spesso in collaborazione con Kosma, comincia a comporre le sue celebri canzoni, tra cui “Pesca alla balena” e “Storia del cavallo”, che avranno interpreti d’eccezione in Greco, Piaf e Montand. P. diventerà famoso anche grazie al cinema, soprattutto come scrittore dei dialoghi dei migliori films di Carné: Quai des brumes (1938), Le jour se lève (1939), Les visiteurs du soir (1942), Les enfants du paradis (1943-1944). Nel dopoguerra si dedicherà prevalentemente alla letteratura, pubblicando diverse raccolte di poesie che confermano la sincerità e l’autenticità del suo impegno umano e letterario.