Poli

Vicentino di nascita ma veneziano di elezione, attivo fin dall’immediato dopoguerra ( ntigone di Anouilh alla Fenice, 1946), Giovanni Poli fu il fondatore, e per una dozzina di anni il regista stabile, del Teatro Universitario di Ca’ Foscari che, accanto a testi del meno frequentato teatro moderno, si dedicò in particolare al recupero del teatro dell’arte, a partire dalla Commedia degli Zanni, portata in ogni parte del mondo e coronata dal premio parigino del Théàtre des Nations. Dopo aver allestito testi di Plauto, A. Calmo, C. Goldoni, G. Della Porta per vari teatri stabili, assunse la direzione artistica del milanese Teatro di Palazzo Durini (1964), alternandola a una mezza dozzina di regie liriche. Ma la sua ambizione maggiore fu la fondazione, nella sua Venezia, del Teatro dell’Avogaria, votato alle fonti della drammaturgia e caratterizzato dal privilegio di offrire soltanto spettacoli a inviti. Nel suo feudo veneziano, a fianco della moglie C. Picozzi, costumista raffinata e poi continuatrice della sua opera, proseguì puntigliosamente il discorso filologico e mimico-espressivo iniziato con le antiche maschere bergamasche progenitrici di Arlecchino e Brighella.