Plissetskaya

Nipote di Asaf e Sulamith Messerer, sorella del ballerino, coreografo e insegnante, Azari Plisetsky. Si è formata alla Scuola del Bolscioi di Mosca. Si diplomò nel 1943; prima ballerina nel 1945. In seguito interpretava tutte le prime parti dei balletti del repertorio a cominciare dai due personaggi di Il lago dei cigni , in seguito era Kitri ( Don Chisciotte ), Raymonda (personaggio del titolo del balletto di Glazunov-Petipa), Zarevna ( Il cavallino gobbo ). Aggiungasi la celeberrima La morte del cigno della quale seppe dare una sorprendente interpretazione per il gioco disarticolato delle braccia. Del resto, la tecnica della P. è sempre stata particolarmente brillante con un forte impatto sul pubblico anche sotto il profilo espressivo. Ciò le ha permesso di essere oltre che coreografa (in unione a N. Ryzhenko e V. Smirnov-Golovanov) eccellente interprete-protagonista del balletto Anna Karenina (musica del marito Rodion Scedrin, 1972) rappresentato anche alla Scala con il Bol’šoj nell’autunno 1973. Prima interprete anche del personaggio della Regina della Montagna di Rame in Il fiore di pietra di Prokofisv-Lavrovsky (1954) e di Egina in Spartacus di Khaciaturian-Moiseyev (1958). La P. era pure interprete di Carmen (versione di Alberto Alonso, 1967) e, inoltre, in La Rose malade di Roland Petit (1973), in Leda di Béjart (1979), nel Gabbiano (da Cechov, musica di Scedrin, 1980). Ha avuto anche varie occasioni di mostrarsi in qualità di attrice, per esempio nella versione russa filmata del Gabbiano , protagonista (1974). Così ha interpretato una versione danzata de La Folle de Chaillot (Parigi, Espace Cardin, 1992, coreografia di Gigi Gheorghe Caciuleanu). Numerosi gli incarichi direttivi: all’Opera di Roma, al Balletto del Teatro Lirico Nacional di Madrid (1987-89). Altrettanto numerosi i riconoscimenti internazionali.