Plessi

Nella progettazione delle sue installazioni si è servito in particolare di un elemento, l’acqua, e di uno strumento tecnico, il video. L’immagine video, come l’acqua, è mobile e può essere ingannevole, come in Liquid movie (produzione del CRT di Milano, presentato alla Biennale di Venezia nel 1981), dove una superficie riflette un solo lato del corpo della ballerina Margaret Fischer, dando l’illusione a chi guarda di vederlo per intero. O in uno dei 12 filmati che costituiscono Underwater (1982), dove come ironico omaggio al cinema americano degli anni ’50 l’artista propone una serie di istantanee delle dive immerse in vasche piene di schiuma.