Pintilie

Dopo aver studiato all’Istituto di arte di Bucarest Lucien Pintilie si fa notare con l’allestimento de I figli del sole di Gor’kij, nel 1961, al teatro ‘Lucia Sturdza Bulandra’. Negli anni successivi nello stesso teatro vengono rappresentati: Cesare e Cleopatra di G.B. Shaw (1963); Biedermann e gli incendiari di M. Frisch (1964); Il gabbiano di Cechov (1967); L’ispettore generale di Gogol’ (1972). Con questi spettacoli P. contribuisce al rinnovamento del teatro romeno, nella convinzione che la messa in scena della realtà – senza ricorrere ad alcuna stilizzazione simbolica – sia di per sé significativa. Dalla metà degli anni ’70 è a Parigi, al Théâtre de la ville, che mette in scena i suoi spettacoli; fra questi, Il gabbiano di Cechov (1975); Biedermann e gli incendiari di M. Frisch (1976); Jacques o la sottomissione e L’avvenire è nelle uova di Ionesco (1977); Gli ultimi di Gor’kij (1978); Tre sorelle di Cechov (1979); Le coefore di Eschilo (presentato al Festival d’Avignone, 1979); L’anatra selvatica di Ibsen (1981, di cui cura anche l’adattamento in francese); L’albergo dei poveri di Gor’kij (1982); Il flauto magico di Mozart (a Aix-en-Provence, 1982); Carmen di Bizet (a Cardiff, Galles, 1983); Tartufo di Molière (a Minneapolis, 1984); Questa sera si recita a soggetto di Pirandello (1987); Danza di morte di Strindberg (1990); Scènes de Carnaval di I.L. Caragiale (al Théâtre des Nations di Parigi, 1992).