Piccolo

Ottavia Piccolo esordisce in teatro a undici anni nel ruolo della bambina sorda e muta di Anna dei miracoli (1960, con A. Proclemer e la regia di L. Squarzina). Nel 1963 è Caterina nel Gattopardo di L. Visconti. A quindici anni, approda al Piccolo Teatro di Milano in Le baruffe chiozzotte di Goldoni, regia di Strehler (1964). Lavora con i maggiori registi del teatro italiano: ancora Visconti (Il giardino dei ciliegi di Cechov nel 1965, Egmont di Goethe nel 1968), G. De Lullo (La Calandria di Bibbiena nel 1968), O. Costa (Ivanov di Cechov nel 1969), L. Ronconi (Orlando furioso nel 1970 e nel 1972, per la versione televisiva). Nel 1972 torna al Piccolo Teatro con Strehler nel doppio ruolo del Fool e di Cordelia per il Re Lear di Shakespeare. Seguono tra gli altri lavori Amleto di Shakespeare, Anfitrione di Kleist, Il gabbiano di Cechov con la regia G. Lavia, Barnum , spettacolo musicale con M. Ranieri, e ancora Mirra di Alfieri, regia di L. Ronconi, Il berretto a sonagli di Pirandello, regia di M. Castri, La dodicesima notte di Shakespeare, regia di J. Savary. Nel 1996 è protagonista accanto a P. Villaggio in L’avaro di Molière ancora al Piccolo Teatro, con la regia di L. Puggelli. Tra le sue interpretazioni cinematografiche, si ricordano Serafino di P. Germi (1968) e Metello di M. Bolognini (1970), La famiglia di E. Scola (1987). In tv tra i tantissimi sceneggiati e tv-movie è stata interprete di Il Mulino del Po (1963), La coscienza di Zeno (1966), Vita di Leonardo (1971), La Certosa di Parma (1982), e più di recente Chiara e gli altri (1989), e Donna.