Piccoli

Dopo qualche anno di giornalismo, nel dopoguerra Fantasio Piccoli fonda il Carrozzone (compagnia costituita da dieci giovani attori), una delle prime esperienze di decentramento teatrale. Il gruppo comprendeva, fra gli altri, R. Valli, V. Fortunato e A. Asti, il regista A. Trionfo, gli scenografi L. Luzzati e G. Padovani. Il repertorio presentato è vario: nel 1947 vengono allestiti Il curioso accidente di C. Goldoni e Come le foglie di G. Giacosa; nel 1948 Istoria di Jesù Nazareno raccolta di laudi umbre e La dodicesima notte di Shakespeare, nel 1949 Miles gloriosus di Plauto e Un capriccio di A. de Musset; nel 1950 Liliom di Molnár. Nel 1950 il gruppo costituì il primo nucleo del Teatro Stabile di Bolzano che P. dirige per sedici anni, allestendo una settantina di spettacoli circa, fra cui opere di Shakespeare, Euripide, Molière, Anouihl, Pirandello, Goldoni, Claudel, ma anche esponenti della drammaturgia italiana contemporanea quali Terron, Bompiani, Biagi. Nel 1966 lascia la direzione dello Stabile pur continuando a svolgervi la funzione di consulente artistico, e l’anno seguente insieme a E. Calindri assume la guida del Teatro San Babila di Milano. L’attività produttiva del teatro prosegue fino alla prima metà degli anni ’70 con numerosi allestimenti, tra i quali: La Gioconda di D’Annunzio (1967) e Pensaci, Giacomino! di Pirandello (1970), ma a causa delle ingenti difficoltà economiche, alla fine degli anni ’70 lascia la direzione. Tornò così nuovamente al giornalismo, occupandosi della rubrica di critica teatrale sul settimanale “Oggi”. È stato insignito del Premio Una vita per il teatro a testimonianza di un’esistenza dedita allo sviluppo e alla diffusione della cultura.