Però

Diplomato all’Istituto d’arte drammatica di Trieste nel 1974 e laureato in lettere moderne all’Università degli studi di Trieste nel 1975, Franco Però ha lavorato come attore e aiuto-regista con A. Trionfo, F. Enriquez, G. Wilson e G. Lavia (del quale è stato assistente dal 1980 al 1983). Tra le sue principali regie di prosa: American Buffalo di D. Mamet (1984), Vero West di S. Shepard (1984-85), Piccoli equivoci di C. Bigagli (1986), Singoli di E. Siciliano e Purché tutto resti in famiglia di A. Ayckbourn (1989), I serpenti della pioggia di P.O. Enquist (1989-90), Spirito allegro di N. Coward e Un saluto, un addio di A. Fugard (1990), Senza voce tra le voci racchiuse con me, collage di testi beckettiani (1990-91, affrontati anche nel 1995, Da un’opera abbandonata e nel 1947, Niente è più buffo dell’immortalità ), Partage de midi di P. Claudel (1991-92), Chi ha paura di Virginia Woolf? di E. Albee (1992), La madre confidente (1995) e La disputa di Marivaux (1997), Winckelmann , di cui è anche l’autore e L’agnello del povero di S. Zweig (1997), Lo straniero di A. Camus riduzione di J. Azenkott (1999). Ha curato anche la regia di opere liriche (La Bohème di Puccini, 1989-90; Il corsaro di Verdi, 1998), mises en espace e letture.