Penzi

Entrata alla Scuola di Ballo della Scala nel 1927, la lascia nel 1935 per seguire Jia Ruskaja, con la quale collabora nell’insegnamento alla scuola di danza fondata a Roma nel 1940; contemporaneamente prosegue la carriera di ballerina, coprendo ruoli da protagonista in vari balletti come La bottega fantastica di A. Milloss all’Opera di Roma (1940) e Visioni, sempre di Milloss, alla Scala (1948). Istituita l’Accademia nazionale di danza (1948), si dedica totalmente all’insegnamento, succedendo alla Ruskaja in qualità di direttrice nel 1970. Qui, fino al suo ritiro (1990), si attiva anche come coreografa, curando saggi e spettacoli. È autrice dell’autobiografia Giuliana, dai capelli di fuoco.