Pavlenko

Nel 1972 eredita un gruppo di tigri dal suo maestro Alexander Fedotov, noto ammaestratore. Cambia la struttura della presentazione del numero delle belve impostandola sull’eleganza. Dapprima si esibisce in calzamaglia e camicia a maniche larghe come un danzatore del Bol’šoj. In seguito, soprattutto dall’apparizione al Festival di Montecarlo del 1992 (premiata con un Clown d’Oro), in frack, con solo una bacchetta come attrezzo di comando, cosa che gli vale l’appellativo di `von Karajan delle tigri’.