Pavese

Caratterista sanguigno e dall’inconfondibile timbro vocale Luigi Pavese ha alternato esperienze teatrali a quelle soprattutto cinematografiche, dove tra le sue numerosissime partecipazioni spiccano i ruoli a fianco di Totò come: Fifa e arena (1948), Totò al Giro d’Italia (1949), Totò le Moko (1949), Totò lascia o raddoppia? (1956) e Totò, Eva e il pennello proibito (1959). A teatro debutta nel 1921 con la compagnia di M. Pederzini, per passare poi dal 1922 al 1924 ad altre compagnie minori fino ad arrivare nel 1925 al Teatro Odescalchi di Roma, allora diretto da L. Pirandello. Nel 26 è con Sabbatini-Fontana e l’anno dopo con Almirante Manzini e dal 1928 al 1936 lavora con ben sei gruppi teatrali, tra i quali la compagnia Tofano-De Sica-Rissone e la compagnia Merlini-Cialente. Nella stagione 1937-1938 è primattore con la compagnia Borboni-Cimara con cui compie una lunga tournée. Tra le sue partecipazioni ricordiamo: nel 1942 I padri etruschi di Pinelli e Casa di bambola di Ibsen e, nel 1948, Sacro esperimento di Hochw&aulm;lder. Nel teatro di rivista ha partecipato a Sai che ti dico? (1944), Cantachiaro n.1 (1944), Imputati alziamoci! (1945) e Tobia, la candida spia (1954).