Pagni

All’età di diciassette anni Eros Pagni viene ammesso all’Accademia d’arte drammatica `S. D’Amico’ dove si diploma nel 1959. Lo stesso anno debutta al Teatro Stabile di Genova con Il revisore di Gogol per la regia di V. Puecher. Dal suo esordio in poi, la sua carriera si svolgerà quasi esclusivamente allo Stabile genovese, tanto che la sua figura diverrà un po’ il simbolo di questo teatro. Negli anni ’60 e inizio anni ’70 lavora soprattutto con L. Squarzina, recitando in molti spettacoli, tra i quali Ciascuno a suo modo di Pirandello (1961-62), I due gemelli veneziani di Goldoni (1962-63), Troilo e Cressida di Shakespeare (1964-65), La pulce nell’orecchio di Feydeau (1966-67), Madre Coraggio di Brecht (1969-70), Tartufo di Molière e Bulgacov (1970-71), Giulio Cesare di Shakespeare (1971-72), Il cerchio di gesso del Caucaso di Brecht (1973-74) nel quale interpreta il ruolo del giudice Azdak, cui dichiara di essere rimasto molto legato. Si considera un attore poliedrico, capace di prestarsi a ogni travestimento, grazie anche alla flessibilità del suo carattere. Per questo motivo, preferisce impersonare figure diverse, mettendo sempre in discussione le sue doti interpretative. Nel 1975 recita in Equus di Shaffer, per la regia di M. Sciaccaluga; la stagione seguente è diretto da L. Ronconi nell’ Anitra selvatica di Ibsen; quindi nel 1979-80 lavora con Marcucci in Turcaret di Lésage. Sempre impegnatissimo sulle scene, negli anni ’80 è applaudito interprete di una serie di spettacoli: nella stagione 1980-81 è attore solista in Delirio alla Fregoli scritto e diretto da Crivelli, nel 1982 recita sotto la guida di W. Pagliaro ne La brocca rotta di Kleist , nel 1984 interpreta per la regia di O. Costa Rosales di Luzi, quindi, nel 1989 è interprete, insieme a Raf Vallone del Tito Andronico di Shakespeare con l’adattamento e la regia di Peter Stein. Nel 1993 dà vita, insieme ad altri artisti, a un collage di commedie di Achille Campanile intitolato L’inventore del cavallo allestito da G. Di Leva, nel 1995 interpreta Amleto di Shakespeare per la regia di B. Besson e nel 1998 è sulle scene – applauditissimo – con La dame de Chez Maxim’s di Feydeau diretto da A. Arias. Ha lavorato in altri spettacoli al di fuori del Teatro di Genova, quali La resistibile ascesa di Arturo Ui di Brecht al Centro Teatrale Bresciano per la regia di Sepe, l’ Orestiade di Eschilo a Gibellina, Il bugiardo di Goldoni per la regia di M. Parodi. Ha lavorato per il cinema (Topo Galileo, Americano rosso, L’ultimo concerto ) e per la televisione fino al recente Ferri investigazioni.