Pagliaro

Walter Pagliaro studia all’Accademia d’arte drammatica `S. D’Amico’ dove si diploma in regia nel 1975 e svolge un periodo di apprendistato al Piccolo Teatro di Milano come assistente di Strehler. Nel 1978 affronta la sua prima regia portando sulle scene del Piccolo il Beckett di Aspettando Godot. Mostrando fin dal primo spettacolo un’attenta analisi del testo Pagliaro costruisce qui una grande metafora dell’esistenza umana rappresentata nelle sue fasi dall’evoluzione dei due protagonisti. L’anno seguente presenta L’illusion comique di Corneille sempre per il Piccolo, quindi, dopo essersi confrontato con la sua prima regia lirica nei Capuleti e Montecchi di Bellini al Teatro Comunale di Modena (1980), lavora per lo Stabile di Genova dove si occupa dell’allestimento di due testi di Kleist ( Il principe di Homburg, 1982 e Anfitrione , 1983). Nel 1984 è a Siracusa con Filottete di Sofocle e in seguito torna al Piccolo di Milano dove mette in scena Mon Faust di Valery (1987) e Stella di Goethe (1988) partecipando al `Progetto Faust’ di Strehler. Dal 1991 al 1995 lavora al Petruzzelli di Bari dove è impegnato insieme a Pierfranco Moliterni nei due progetti de Lo strumento scordato (1991) e Nell’intima dimora (1992). In questi lavori strutturati in due trilogie Pagliaro propone un’indagine sui rapporti fra l’attore e la scrittura giungendo ad esplorare i luoghi fisici del teatro stesso ne Lo strumento scordato (dove i tre racconti sono ambientati rispettivamente nel foyer, nel palcoscenico e nel sottopalco) e a rivelare il gioco delle relazioni fra attore, personaggio e testo in Nell’intima dimora. Si dedica successivamente agli allestimenti di Signorina Else di Schnitzler (1993) che porta in tournée per tre anni con l’interpretazione della Esdra, Sogno (ma forse no) di Pirandello, Doublages di Wenzel (1995). Nel 1995 crea insieme a Paola Mannoni, Roberto Herlitzka e Micaela Esdra l’Associazione culturale `Gianni Santuccio’ per la quale realizza tra gli altri: Antigone (1997) ed Elettra (1998) di Sofocle, Vestire gli ignudi di Pirandello (1998-99).