Pagano

Figlia di un bravo mandolinista, Guglielmo, Angela Pagano comincia a otto anni come cantante, accompagnando il trio di posteggiatori costituito dal padre. Da grande, deve adattarsi a lavorare in un negozio di guanti. Per caso conosce Maria Consiglio, la costumista di Eduardo De Filippo: e il resto viene di conseguenza. Debutta nel 1958 in La fortuna con l’Effe maiuscola di De Filippo e resta con lui per cinque anni, interpretando ruoli brillanti via via più importanti e impegnativi. Poi, l’occasione decisiva: Patroni Griffi la vede recitare un testo di Franca Valeri, Le catacombe (1962-63) e nel 1967 la chiama per Napoli: notte e giorno lo spettacolo che segna la riscoperta di Viviani. La P. si trova al fianco di alcuni dei più grandi attori napoletani, a cominciare da Pupella Maggio. E rimane con Patroni Griffi anche per il secondo spettacolo del progetto su Viviani, Napoli: chi resta e chi parte . Seguono, fra l’altro, il ruolo di Bernardina in Masaniello di Porta e Pugliese, quello di Zenobia in Circo equestre Sgueglia di Viviani (ancora con la regia di Armando Pugliese) e interpretazioni altrettanto rilevanti in La donna è mobile (il primo spettacolo da capocomico allestito da Luca De Filippo) e Le religiose alla moda e Lo Bazariota diretti da Roberto De Simone. Infine, a riprova della versatilità della P., valga il memorabile ritratto di Yvette Poitiers da lei disegnato in Madre Coraggio di Brecht, per la regia di Antonio Calenda.