Pacuvio

Laureato in medicina, si dedicò inizialmente alla critica e alla scenografia. Esordì come regista nel 1937 al Teatro delle Arti di A.G. Bragaglia. La caratteristica principale del suo lavoro fu quella della fedeltà al testo scritto. Nel 1940 mise in scena la prima versione italiana di Assassinio nella cattedrale di Eliot. Nel suo vasto repertorio trovarono spazio O’Neill, Ibsen e Kafka, Calderón e Eliot al fianco di Goldoni e Betti. Fra gli allestimenti più significativi Il lutto si addice ad Elettra e Anna Christie di O’Neill (rispettivamente nel 1941 e nel 1945-46), Vestire gli ignudi di Pirandello e Rosmersholm di Ibsen (1945-46). Si dedicò anche alla regia di classici allestiti all’aperto (Plauto, Sofocle, Aristofane).