Noguchi

Determinante per la carriera di Isamu Noguchi fu un viaggio a Parigi negli anni Trenta dove conobbe Giacometti e Brancusi. Influenzato dal Surrealismo e anche dalla pittura primitiva messicana, N. ricercò un’ `astrazione senza limiti’, che lo portò a sperimentare il rapporto tra spazio e materia, e per un certo periodo a interessarsi all’architettura dei giardini. In seguito a un incontro con la coreografa Martha Graham, per la quale realizzò le scenografie di Frontier nel 1935, cominciò una lunga collaborazione che lo portò a lavorare, fra gli altri, per Dark Meadow (1946), rappresentato al Rosenthal Playmouth Theatre di Londra, Cave of Heart (1946), al Maggio musicale Fiorentino, Diversion of Angels (1974) al Nuffield Theatre di Southampton, Argent Song (1954) al Teatro Comunale di Firenze, Voyage (1953) presso l’Alvin Theatre di New York, Seraphic Dialogue (1955) all’ANTA Theatre di New York, Clytemnestra (1958) all’Adelphy Theatre di New York, Phaedra (1962) al Broadway Theatre, Circe (1963) al Prince of Wales di Londra, Cortege of Eagles (1967), El penitente (1969) al London Contemporary Dance Theatre, Orphée (1974) al Théâtre de l’Opéra di Parigi, Phaedra’s Dream (1983) a Palazzo Pitti di Firenze.