Nicolodi

Formatasi a teatro, Daria Nicolodi raggiunge una certa notorietà al cinema, interpretando l’intrepida quanto pasticciona giornalista di Profondo rosso (1975) di D. Argento, suo futuro marito. Insieme ad Argento lavorerà anche in Inferno (1980), Tenebre (1983), Phenomena (1984) e Opera (1987). Il cinema comunque non l’ha distolta dalla passione per il teatro: negli anni ’80 collabora con la compagnia del Teatro Eliseo di Roma, con la quale recita in A porte chiuse di Sartre (1980) e Birdbath di Leonard Melfi (1981), con la regia di G. Patroni Griffi. Nel 1983, sempre con la compagnia dell’Eliseo, partecipa all’allestimento di Delitto e delitto di Strindberg, per la regia di G. Lavia. Dopo alcune parentesi cinematografiche torna al teatro a Firenze nel 1991, per partecipare, la notte di San Silvestro, a una `maratona teatrale’ per festeggiare l’anno nuovo, insieme a una ventina di attori accomunati da origini o esperienze fiorentine. Nel 1992 lavora come protagonista in Partage de midi di Claudel (regia di F. Però), presentato dallo Stabile di Parma al festival `Città spettacolo’ di Benevento. Più di recente ha partecipato alla `mise en espace’ di Dinner Party di P.V. Tondelli (1994), testo vincitore del premio speciale Paolo Bignami ’85, con la regia di P. Maccarinelli.