New York City Ballet

La meravigliosa avventura e la conseguente storia della compagnia New York City Ballet hanno inizio all’epoca in cui essa si stabilì definitivamente al City Center for Music and Drama di New York, nel 1948. Prima si chiamava Ballet Society e ne erano direttori gli stessi Lincoln Kirstein e George Balanchine, che sarebbero state le anime dello straordinario N.Y.C.B. (era stato Lincoln Kirstein a invitare, con finissimo fiuto, George Balanchine). Lincoln Kirstein gli offrì la direzione della School of American Ballet (1934), occasione opportuna per la costituzione dell’American Ballet – in seguito chiamato Ballet Caravan (1936), poi Ballet Society (1946) – che debutterà l’anno successivo a New York (1935). A Kirstein e a Balanchine si unirà come condirettore artistico Jerome Robbins. Ben presto la compagnia diventerà una delle più importanti a livello mondiale, felice connubio fra la più rigorosa tecnica della danza classica europea e le più svariate tendenze statunitensi contemporanee. Nel 1950 inizia un lungo tour attraverso l’Europa (in Italia dal 1952 a Firenze, con clamorosi successi). Il nostro balletto era in un certo modo influenzato da tanta dovizia di novità, di creazioni coreografiche, di danzatori eccellenti. Nel 1964 il complesso si trasferisce al Lincoln Center, presso il New York State Center. Per Balanchine era giunto il più alto momento della completa affermazione di creatore d’opere coreografiche destinate ai posteri. Nel 1972 Balanchine riesce a realizzare addirittura un Festival Stravinskij, con coreografie in omaggio al grande maestro (scomparso l’anno prima) affidate anche ad altri coreografi della stessa tendenza balanchiniana, e nel 1975 un altro festival dedicato a Ravel (di cui ricorreva il centenario della nascita); e nel 1981 un Festival Cajkovskij.

Le opere delle quali si è arricchito il New York City Ballet nel corso degli anni compongono un repertorio quanto mai vario, fatto di bellezze diverse, che vanno dai primi lavori di Balanchine (Serenade, Apollon Musagète, Concerto barocco e La valse) alle ultime composizioni (Agon, Episodes, in collaborazione con Martha Graham, Monumentum pro Gesualdo , Liebeslieder Walzer , Sogno di una notte di mezza estate , Bugaku , Movements for Piano and Orchestra, Don Chisciotte, Jewels, Brahms-Schönberg Quartet , Metastaseis & Pithoprakte , Who Cares? , Ballo della regina, Davidsbündlertaulmnze, ultimo capolavoro a grande respiro del grande Balanchine). Ma il fitto programma del New York City Ballet non ha elencato e non elenca oggi solo composizioni di Balanchine. Alla sua morte (1983) la direzione associata passa a Peter Martines e a Jerome Robbins; in seguito (1990) Martines diventa direttore unico. Scomparso Robbins (29 luglio 1998) restano nel repertorio le opere che Robbins stesso aveva creato per la compagnia che oggi, nel 1998, festeggia i cinquant’anni dalla costituzione. Non solo Robbins ha composto molti balletti per il N.Y.C.B. (da ricordare The Age of Anxiety, The Cage,The Pied Piper, Afternoon of a Faun , Fanfare , The Concert , Dances at a Gathering, In the Night, The Goldberg Variations, Le quattro stagioni , Opus 19 ), ma altri coreografi vi hanno lavorato, con un lungo elenco di opere valide e affermate.