Nebbia

Dapprima musicista, Franco Nebbia fondò nel 1950 a Roma la Roman New Orleans Jazz Band. Ma solo due anni dopo, grazie al fortunato incontro con i Gobbi (Alberto Bonucci, Vittorio Caprioli e Franca Valeri) con i quali lavorò per un’anno, iniziò la sua carriera cabarettistica. Sensibile precursore dei tempi (nel nord si stava affermando il Cantacronache), l’artista si dedicò con molta passione alla canzone impegnata, spesso usando chiavi surreali. Approfittando del momento culturalmente vivace che Milano stava vivendo, fondò nel capoluogo lombardo il Nebbia Club, un luogo che a differenza del Derby si caratterizzava per la programmazione e il suo impegno politico. Per motivi di censura (un poliziotto presidiava ogni sera il locale e le denunce erano numerose) non era concessa nessuna improvvisazione e la compagnia che recitava era stabile. La maggioranza dei testi, colti e particolarmente graffianti, portava la firma di Enrico Vaime e ottenne grandi successi fino al 1968. In quegli anni l’artista era tornato a Roma dove le sue canzoni raggiunsero la massima popolarità grazie alle interpretazioni di Renato Rascel, Bruno Martino, Mirand Martino e le sorelle Kessler. Nebbia morì prematuramente mentre stava per debuttare in teatro con Giorgio Pressburger.