Nanni

Giancarlo Nanni si forma come pittore, legandosi alla scuola che aveva Mario Schifano come esponente principale. Successivamente entra in contatto con Sylvano Bussotti e con Aldo Braibanti, lo scrittore e filosofo condannato nel 1969 a quattro anni di reclusione per il plagio di due suoi allievi (caso rimasto unico in Italia). Nel 1968 fonda con Valentino Orfeo il Gruppo Space Re(v)action; esordisce in quell’anno con Escurial prova la scuola dei buffoni . Sempre sul finire degli anni ’60 riunisce un gruppo che comprende anche Valentino Orfeo, Memé Perlini, Giuliano Vasilicò e Pippo Di Marca e il cui manifesto recita: «Essi fanno parte del circolo La Fede, via Portuense 78, Roma. Questo gruppo ha carattere sperimentale e si dedica, per ora, alla ricerca di un nuovo linguaggio teatrale. I suoi componenti provengono da svariate attività: sono pittori, scrittori, poeti, attori». Lì nasce quella che è stata definita la `scuola romana’ della sperimentazione teatrale negli anni ’70. Nel marzo 1972, al Teatro La Fede, N. mette in scena il Risveglio di primavera di Wedekind. In quell’anno firma anche un contratto con il Teatro stabile di Roma, con l’intenzione di conservare, per il suo gruppo, il carattere di laboratorio. La messinscena del Risveglio esordisce quindi in una struttura pubblica, il Teatro Centrale di Roma, nell’ottobre 1972.

Nella stagione 1972-73 lo Stabile romano, diretto da Franco Enriquez, presenta all’inizio della stagione un cartellone con tre spettacoli di N.: oltre al testo di Wedekind, Il diavolo bianco di John Webster e la ripresa di A come Alice , tratto dalla favola di Lewis Carroll, presentato già nel 1970. Dopo il divorzio dallo Stabile romano, nella stagione 1973-74 comincia la collaborazione con un altro Stabile, quello genovese. Il 20 novembre 1975 con Artificiale/Naturale , testo tratto dal poeta francese di origine belga Henri Michaux, esordisce il suo nuovo teatro-laboratorio, La fabbrica dell’attore, in uno spazio teatrale nuovo nel centro di Roma: il Teatro di Trastevere. Nello stesso teatro mette in scena all’inizio del 1976 I masnadieri di Schiller. Negli anni ’80 e ’90, tra i suoi spettacoli più significativi si segnalano: Strindberg di Strindberg (1982), Vinzenz e l’amica di uomini importanti di Musil (1990), Herodias (1991), Hedda Gabler di Ibsen (1993), Come vi piace di Shakespeare (1994) e La sposa di Parigi di Giuseppe Manfridi (1995). Il nome di Nanni si lega, fin dal 1966, a quello di Manuela Kustermann, sua interprete femminile e compagna nella vita, una delle poche attrici affermatesi nelle `cantine’ romane.