Moreau

Dopo gli studi all’Accademia d’arte drammatica, Jeanne Moreau debutta nel ruolo di Madeleine ne La Terrasse de Midi di Clavel diretta da J. Vilar in occasione del primo Festival di Avignone nel 1947. In seguito viene scritturata dalla Comédie-Française, che lascia tuttavia nel 1952 per seguire Vilar nel progetto del TNP-Théâtre National Populaire. Per il grande regista appare nuovamente al festival di Avignone nel ruolo di Chimene accanto a Gérard Philipe in quella che è stata una delle più acclamate messinscena del Cid di Corneille, e ne Il principe di Homburg di Kleist. A metà degli anni ’50, lascia il TNP per altre esperienze sceniche: è la sfinge de La Machine Infernale di Cocteau (1954) e Margaret ne La gatta sul tetto che scotta (1956) diretta da P. Brook. La sua bellezza sensuale e melanconica, unita a una notevole carica espressiva, la rendono anche celebre attrice cinematografica: il primo film importante è Ascensore per il patibolo di L. Malle (1957), cui segue Les amants (1958). Lavora in seguito con i più affermati registi quali Antonioni ( La notte ), Truffaut (Jules e Jim, La sposa in ner), Welles ( Il processo ), Buñuel ( Diario di una cameriera ), Fassbinder ( Querelle de Brest ), Anghelopoulos ( Il passo sospeso della cicogna ), Besson (Nikita). Nel 1960 ottiene la Palma d’oro a Cannes come migliore attrice per Moderato cantabile di P. Brook. Nel 1975 si cimenta con la regia cinematografica dirigendo il film Lumière . Durante gli anni ’80 ottiene due veri e propri trionfi teatrali con Le récit de la servante Zerline diretto da K. M. Gruber e con La Celestina firmato da A. Vitez, che la confermano attrice intensa e moderna, dalle scelte coraggiose e sempre di qualità.