Montherlant

Di origine aristocratica, M. ha cominciato la sua carriera come romanziere. Considerato uno dei più brillanti esponenti della nuova letteratura, uno dei giovani maestri del romanzo tra le due guerre, con I gladiatori (Les Bestiaires;1926), Gli scapoli – (Les célibataires, 1936), Le fanciulle (Les jeunes filles; 1939), Le lebbrose (Les Lépreuses, 1939), ottenne notevole successo e notorietà. Tuttavia dal 1942, data del debutto felicissimo de La regina morta (La reine morte) la sua prima opera teatrale rappresentata, M. decide di centrare la sua attività artistica essenzialmente sul teatro. Contattato da J.L. Vaudoyer, allora ammministratore della Comédie che desiderava avere un suo lavoro in scena, l’autore decise di prendere spunto da un dramma spagnolo e di proporre la storia di Ines de Castro, protagonista appunto de La regina morta . L’opera ebbe un ottimo esito, tanto da raggiungere le cento repliche già nel 1943: un successo che ebbe a condizionare la successiva produzione di M. Le sue opere teatrali più significative sono Il gran maestro di Santiago (Le maître de Santiago, 1947), Malatesta (1950), La ville dont le prince est un enfant (1951), Port Royal (1954), Don Juan (1958), Le cardinal d’Espagne (1960) e La guerre civile (1964), dove si intessono temi storici e una sottile analisi psicologica. La formula drammatica di M. oscilla tra l’obbedienza alla rigida struttura della tragedia classica francese e il richiamo a forme più libere del dramma romantico (rievocazione storica, costumi riccamente ricostruiti, atmosfere accese). Dal punto di vista tematico tutto il suo universo teatrale ruota attorno a un assunto fondamentale: alla mediocrità del mondo e del consorzio umano si oppone l’eroismo di un uomo solo, diviso tra il desiderio dell’azione e il dubbio rispetto alla sua stessa utilità. Questo stesso tema, ripetuto ossessivamente nei suoi testi teatrali, aveva anche costituito l’oggetto di un saggio pubblicato nel 1935 dal titolo Servizio inutile . Dal punto di vista stilistico, M. si contraddistingue per la grande limpidezza ed eleganza formale che ne fanno uno dei maestri riconosciuti della prosa francese.