Montecarlo,

Il festival internazionale del circo di Montecarlo viene organizzato nel principato di Monaco dal 1974, quando il Principe Ranieri, che da giovanissimo frequenta i circhi stabili parigini, presa coscienza del momento di crisi del settore, decide di rilanciare l’immagine di questa antica forma di spettacolo. Scopo della manifestazione è «segnalare i migliori artisti, promuovere l’immagine del circo nel mondo, aprire la pista a tutti senza distinzioni». La manifestazione riscuote subito un grande successo e dalla sua nascita è vista da oltre 450.000 spettatori che applaudono oltre 700 numeri provenienti da tutto il mondo. Il festival vede sfilare grandi artisti e segue, passo passo, i cambiamenti e gli sviluppi delle varie discipline dell’arte circense. La manifestazione è competitiva, con alcuni spettacoli di selezione e uno finale con la consegna dei trofei ai numeri migliori. Il premio è una statuetta scolpita da Paule Male, l’effige di un clown d’oro o d’argento. Vi sono poi altri riconoscimenti minori dedicati a particolari discipline o caratteristiche. La scelta dei numeri da premiare spetta a una giuria presieduta dal principe e formata, in un primo tempo da importanti personalità dello spettacolo (fra le quali si ricordano Sean Connery, Cary Grant, Michael York e i nostri Alberto Sordi e Giulietta Masina) o da colleghi e amici di Grace Kelly, in seguito da esperti direttori di circo provenienti da tutto il mondo. La preselezione dei numeri viene effettuata da un comitato che cambia di edizione in edizione e che è coordinato dallo stesso principe. Alla direzione di pista e alla logistica si alternano prestigiose famiglie europee, dai Bouglione agli Orfei, dai Togni ai Bronette fino ai Knie.

Figura importante è quella del messicano Eduardo Murillo, già valido acrobata al trampolino e collaboratore di Enis Togni, che rimane per oltre dieci anni direttore di pista del festival. Ogni anno partecipano oltre centocinquanta artisti, quindici musicisti e altrettanti assistenti di pista del Circo di stato della Polonia, una cinquantina di professionisti di varie categorie, interpreti, hostess, tecnici della Tv. La manifestazione è saltata solo tre volte: nel 1979, per la scomparsa di Grace Kelly, nel 1982 per problemi tecnici, e nel 1991 per le tensioni dovute allo scoppio della guerra del golfo. Dalla metà degli anni ’80 il festival viene spostato da dicembre ai primi giorni di febbraio, data in cui i vari circuiti circensi sono per lo più inoperativi e permettono quindi ad ogni nazione di partecipare. Nel 1987 viene inaugurata una costruzione semi stabile da 4.200 posti che nel corso dell’anno ospita numerose altre manifestazioni. Il festival diventa il principale punto d’incontro degli operatori del settore: artisti, direttori di circo, agenti, giornalisti, semplici appassionati. Dal punto di vista artistico merito della manifestazione, oltre a quello di raccogliere i migliori numeri in circolazione, è anche di aprirsi alle scuole orientali e in seguito all’evoluzione dell’arte circense, ospitando, pur nel contesto di un modello tradizionale di spettacolo, dapprima (metà degli anni ’80) numeri rappresentativi del circo di regia russo e in seguito (primi anni ’90) artisti provenienti dal canadese Cirque du Soleil. L’Italia conquista in tutto nove statuette, due dorate e sette d’argento. Il primo clown d’oro italiano è del 1987 a Massimiliano Nones con il numero di dodici tigri del circo di Moira Orfei. Nel 1996 è la volta della `Festa del Cavallo’ presentata dai Casartelli-De Rocchi, del Circo Medrano.

Di un italiano un altro importante primato: Flavio Togni (Circo Americano) è l’unico artista ad aver conquistato tre argenti e l’unico a essere salito tre volte sul podio nell’arco di oltre vent’anni (1976, 1983 e 1998). Ecco tutti i trofei italiani: 1976 argento a Flavio Togni (elefanti); 1977 argento ai Canestrelli (naturalizzati americani, trampolino elastico); 1979 argento ai Nicolodi (acrobatica a terra); 1983 argento a Flavio Togni (gruppo misto di cavalli ed elefanti); 1987 oro a Massimiliano Nones (tigri); 1988 argento a David Larible (clown); 1989 argento a Stefano e Lara Orfei Nones (alta scuola e animali esotici); 1996 oro ai Casartelli-De Rocchi (`festa del cavallo’); 1998 argento a Flavio Togni (cavalli). Ma non sempre il pubblico e gli operatori sono d’accordo con le decisioni della giuria. Le principali critiche riguardano il cambiamento di tendenza avvenuto alla terza edizione, dopo che le prime due hanno visto in pratica consegnare il clown d’oro alla carriera a Charlie Rivel, Alfred Court e ad Alexis Gruss. Dalla terza edizione in poi si passa alla vittoria sul campo, eccezion fatta per la VII, quando si aggiudica il trofeo Oleg Popov, che non sembra però brillare negli spettacoli di selezione. Altra critica è quella di premiare a volte con leggerezza numeri russi, cinesi e coreani. Gli spettacoli del festival internazionale del circo di Montecarlo vengono trasmessi dalle televisioni di mezzo mondo diffondendo ovunque l’immagine del principato, ma anche quella di una forma d’arte capace di profonde riflessioni sui propri codici e di conseguenti evoluzioni.