Mirbeau

Nei suoi romanzi ( Il giardino dei supplizi , 1899; Il diario di una cameriera , 1900) descrive con naturalismo pesante vizi e deformazioni umane. Per il teatro scrive commedie di costume, in cui con caustico umorismo restituisce la cruda immagine della società. Le sue opere più celebri sono: Gli affari sono affari (1903) il cui protagonista è un borghese il cui unico scopo è il guadagno; La 628-E8 (1907), racconto di un viaggio in automobile, che è salutato da Marinetti come uno dei primi testi futuristi; Le Foyer (1908).