Mauri

Nel 1949 Glauco Mauri entra all’Accademia d’arte drammatica `Silvio D’Amico’. Debutta da professionista nel 1952 nel Macbeth di Shakespeare per la regia di O. Costa. Grande affermazione nel ruolo di Smerdjakov ne I fratelli Karamazov di Dostoevskij nel 1954, regia di A. Barsacq. Nel 1957 lavora con Renzo Ricci ne La lunga giornata verso la notte di O’Neill. Dopo alcuni anni con la Compagnia Proclemer Albertazzi, nel 1961 fonda con Valeria Moriconi, Franco Enriquez, Emanuele Luzzati (e in seguito Mario Scaccia) la Compagnia dei Quattro che rappresenterà Il rinoceronte di Ionesco, testi inediti di Beckett, Pasolini e Max Frisch e poi Marlowe – Brecht, Lorca, Del Buono, Codignola e una famosa edizione de La bisbetica domata di Shakespeare portata poi in tournée in varie città europee. Ha lavorato con i maggiori registi italiani ed è stato protagonista nei maggiori Teatri stabili. Con Luca Ronconi al Bitef di Belgrado, alla Sorbona di Parigi e alla Biennale di Venezia, è stato protagonista nell’ Orestea di Eschilo (1972). Ha interpretato ventiquattro ruoli scespiriani. Nel 1974 scrive, dirige e interpreta I quaderni di conversazione di Ludwig Van Beethoven. Nel 1981, assieme a Roberto Sturno, forma la sua compagnia con un repertorio che comprende sia autori classici che contemporanei. Sue le regie di Edipo re , Edipo a Colono , Filottete di Sofocle; Philoktet di Müller; Re Lear e Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare; Faust di Goethe; Don Giovanni di Molière; Dal silenzio al silenzio , spettacolo di atti unici di Beckett; Il canto dell’usignolo , collage shakespiriano. In ambito cinematografico ha interpretato cinque film tra i quali La Cina è vicina di Bellocchio. In televisione sono da ricordare I Buddenbrook di T. Mann e I demoni di Dostoevskij. Nel 1983 è Ivan in Ivan il terribile di Prokof’ev diretto da Jurij Ahronovitch. Nel 1991 firma la regia del Riccardo II di Shakespeare e nel 1993 quella de L’idiota di Dostoevskij entrambi con il Teatro stabile del Friuli-Venezia Giulia e la sua Compagnia. Nel 1994 cura la regia dello spettacolo Egmont di Goethe con musiche di Beethoven. Nello stesso anno è Martino Lori in Tutto per bene di Pirandello con la regia di Guido De Monticelli, ed è regista ed interprete dell’Edipo (Edipo reEdipo a Colono) di Sofocle. Nel 1996 inaugura la stagione lirica del Teatro comunale di Treviso come regista del Macbeth di Verdi con la direzione di Donato Renzetti. Nel 1997 mette in scena La tempesta di Shakespeare, e nella stagione 1997-98 interpreta Enrico IV di Pirandello con la regia di Scaparro. Nel mese di novembre 1997 è stato nominato direttore artistico del Teatro Olimpico di Vicenza per la 51a stagione di spettacoli classici del festival d’Autunno.