Martins

Peter Martins si forma presso la scuola del Balletto Reale del suo Paese, per entrare poi nella compagnia (1965), diventandone solista (1967). Passa in seguito al New York City Ballet, come primo ballerino (1969), e crea ruoli in In the Night (1970), The Goldberg Variations (1971), Piano Concerto in G (1975) di Robbins e in Violin Concerto, Duo Concertant (1972), Davidsbündlert&aulm;nze (1980) di Balanchine, di cui interpreta anche splendidamente Apollon Musagète . Passa intanto alla coreografia debuttando con Calcium Light Night (1977) e diventa primo maître de ballet del New York City Ballet nella stagione 1984-85 e poi direttore nel 1990, succedendo a Balanchine. Tra i suoi lavori più noti: Les petits riens , Les gentilhommes , Far from Denmark (1982), Ecstatic Orange (1987), Sleeping Beauty (1991). Per il 40º anniversario della fondazione della compagnia (1987) invita numerosi coreografi a creare brani originali, tra cui Laura Dean, Feld, Forsythe, Lubovitch, Taylor, Helgi Tomasson. Organizza poi tre edizioni del Diamond Project, alla ricerca di nuovi autori per arricchire il repertorio del New York City Ballet, nell’intento di non farne esclusivamente una compagnia museale nel nome di Balanchine.