Martin Du Gard

Nel 1937 premio Nobel per la letteratura. Celebre per Jean Barois e il romanzo `fiume’ Les Thibault , storia di una famiglia attraverso più generazioni, nutrì una costante passione per il teatro, confermata dall’impianto dialogico di Jean Barois , romanzo di cui è stata più volta rilevata la natura `teatrale’. Sostenitore di Coupeau e del teatro del Vieux-Colombier (di cui sua moglie dirigeva la sartoria), M. du G. seguì per lunghi anni la vita della compagnia, sentendosene parte attiva. Per la scena scrisse due farse e un dramma psicologico: Il testamento di padre Leleu (Le testament du père Leleu, Vieux-Colombier, 1914), una bouffonnerie dialettale «un po’ macabra e un po’ volgare», che fu il quinto successo in ordine di importanza del teatro di Coupeau con 104 repliche. Nel 1922 M. du G. interrompe la stesura della sua saga famigliare per scrivere un’altra farsa, Le Gonfle , destinata alla lettura e non alla messa in scena. La carriera di M. du G. drammaturgo si conclude con Un taciturne , dramma psicologico sul tema della rivelazione dell’omosessualità, messo in scena da Jouvet nel 1931.