Marino

Allievo di O. Costa all’Accademia d’arte drammatica di Roma, Umberto Marino si è anche laureato in legge. L’ambientazione dei suoi lavori è di impronta realista e mette in scena i sentimenti, le vicissitudini e le nostalgie della generazione degli attuali quarantenni, soprattutto ex sessantottini. Alcuni titoli: Non aspettando Godot (1978), Un’anomalia ventricolare (1980), Sputo (1986), La stazione e Italia-Germania 4-3 (entrambi del 1987, diventati poi anche film di successo), Accademia (1989).