Marcucci

Egisto Marcucci abbandona, poco prima della laurea, la facoltà di lettere di Firenze per iscriversi al corso per attori alla Civica scuola del Piccolo Teatro di Milano. Diplomatosi nel 1961, partecipa a numerosi spettacoli del Piccolo e di Visconti, con cui interpreta nel 1967 Egmont di Goethe. Nel 1969 è tra i fondatori del Gruppo della Rocca e nel 1972 debutta nella regia con Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Da questo momento in poi, grazie anche alla collaborazione con il gruppo, si dedica esclusivamente alla direzione, allestendo Il mandato di Erdman (1976), Ballata e morte di Pulcinella capitano del popolo di I. dell’Orto (1977) tratto dal romanzo di L. Compagnone e Il suicida di Erdman (1978). Dal 1979 al 1981 insegna alla scuola del Teatro stabile di Genova, dove approfondisce nuove idee sulla pedagogia dell’attore, che si riflettono nelle messe in scena di Re Nicolò di Wedekind, Emma B. vedova Giocasta di Savinio e Il rinoceronte di Ionesco. Seguono regie significative di opere non convenzionali quali: Il vampiro di San Pietroburgo di Suchovo-Kobylin (1984), La lezione di Ionesco (1986), La coscienza di Zeno di Kezich da Svevo e Il silenzio delle sirene di Albertazzi e Del Corno (1987), La marchesa von O. dalla novella di Kleist (1990), La famiglia Mastinu di Savinio (1990), Stadelmann di C. Magris e Il suo nome di A. Savinio (1991). Ha curato anche la regia di opere liriche, tra cui: L’italiana in Algeri (1981) e Il turco in Italia (1982) di Rossini e Giulio Cesare di H&aulm;ndel (1989). Ultime regie: Dyskolos (1995) di Menandro, La lezione (1996) e Le sedie (1997) di Ionesco, Una burla riuscita da Svevo (1988).