Marais

Jean Marais fu allievo di Dullin prima di entrare in contatto con Jean Cocteau e il suo ambiente. Nel 1937 ottenne infatti una parte che avrebbe dovuto essere quella di Edipo, nelle intenzioni di Cocteau, ma che fu invece solo quella secondaria del coro nella Machine infernale dello stesso Cocteau. Da questo momento, i due artisti condivisero il percorso artistico ed esistenziale: M. sarà Galaad ne I cavalieri della Tavola Rotonda e in seguito sarà il protagonista de I parenti terribili , pièce scritta da Cocteau espressamente per lui (1938). Pur continuando a recitare in importanti produzioni teatrali più `convenzionali’, Marais legherà la sua carriera all’attività drammaturgica e poi cinematografica di Cocteau: interpreta infatti La macchina da scrivere (1941) e Renaud et Armide (1946), nello stesso anno sarà Stanislas in L’aquila a due teste. In questa stessa fase interpreterà anche lavori di Anouilh e di Sartre, ottenendo un grande successo. Tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’50 sarà il protagonista della stagione cinematografica cocteauiana da La bella e la bestia (1946) a L’aquila a due teste (1948), a Orphée del 1950, dove la sua bellezza perfetta assume caratteri quasi pittorici grazie alla fotografia curatissima ed estetizzante voluta dallo stesso Cocteau. Con Visconti sarà l’inquilino nelle Notti bianche (1957). Recentemente (1990, ripresa nel 1993), l’attore ha rievocato il suo intenso rapporto con Cocteau nella pièce Cocteau-Marais , insieme a Jean Tardieu.