Manfrè

Walter Manfrè ha iniziato la sua carriera artistica frequentando la scuola di recitazione del Teatro stabile di Catania. Da attore ha lavorato sotto la guida di registi quali Orazio Costa, Aldo Trionfo, Franco Enriquez, Andrzej Waida, Carlo Lizzani e altri, interpretando testi di autori classici e contemporanei fino al 1985 quando ha smesso di calcare le scene per dedicarsi solo alla regia. Nel 1978, parallelamente alla sua attività di attore, iniziava a svolgere quella di regista, vincendo il premio Teatrofestival quale miglior regista giovane per la messa in scena di Fando e Lis di Arrabal. Da allora la realizzazione dei suoi spettacoli si divide in messe in scena sul terreno della tradizione con letture sempre originali e operazioni sul terreno della ricerca. In quest’ultimo settore ha realizzato alcune operazioni che presentano eventi su testi di autori italiani contemporanei: Visita ai parenti di Nicolaj, Ritratto di donne in bianco di Valeria Moretti, La cena di Manfridi (spettacolo in cui gli spettatori sono seduti attorno a un tavolo e gli attori sono sopra assieme alle pietanze), La confessione di autori vari (in cui ogni spettatore prende posto su un inginocchiatoio davanti a un attore che racconta i suoi peccati). Ha diretto in testi di autori classici e contemporanei molti prestigiosi attori italiani: Il giuoco delle parti di Pirandello con Nando Gazzolo, Spettri di Ibsen con Ileana Ghione e Carlo Simoni, Io e Pirandello con Paola Borboni, Il sogno con Pupella Maggio, Desiderio sotto gli olmi di O’Neill con Raf Vallone, Fratelli di Samonà con Warner Bentivegna, Il profeta di Gibran con Paola Pitagora, Chi ha paura del lupo cattivo? con Roberto Trifirò (1996).