Makarova

Natalia Romanovna Makarova compì gli studi di danza alla Scuola coreografica di Leningrado diplomandosi nel 1959. Entrava subito a far parte dei Balletti del Kirov diventandone una delle più prestigiose rappresentanti sia dal punto di vista tecnico che per la personalità. In questa compagnia fu in tournée in Italia (in particolare all’Arena di Verona) nel 1966 in uno dei ruoli delle Fate di La bella addormentata nel bosco di Cajcovskij-Petipa. Nel 1972, ancora con il Kirov, la M. in tournée a Londra, decise di restare in Occidente e di seguire la carriera di freelance . In questa veste era frequentemente ospite sia dell’American Ballet Theatre come del Royal Ballet di Londra, a partire dal 1972. In quegli anni la M. si distingueva soprattutto in Giselle (nel 1973 al Teatro dell’Opera di Roma ed anche alla Scala) e ne Il lago dei cigni nel ruolo di Odette-Odile, fra le più sorprendenti sotto il profilo interpretativo ed anche tecnico per la prodigiosa estensione del busto e la disarticolazione delle braccia. Nel 1972 dava vita alla Scala di Milano, con la coreografia di John Teras, scene e costumi di Marino Marini, ad una nuova versione di La sacre du printemps di Stravinskij. Nel 1974 presentava con l’American Ballet Theatre una versione della La Bayadère di Minkus-Petipa e nel 1980 una integrale che rimontava poi alla Scala nel 1933, interpreti: Alessandra Ferri e Julio Bocca. Nel 1965, al Concorso di Varna (Bulgaria) era insignita della Medaglia d’oro. Ha scritto A Sance Autobiography (New York, 1979). Esistono numerosi video in balletti del repertorio e non, oltre che `gala’ e un programma monografico intitolato “Natalia”.