Magistro

Miko Magistro termina gli studi presso la facoltà di Scienze Naturali dell’Università di Catania. Nel 1970, viene ammesso all’Accademia di recitazione del Teatro Stabile di Catania. A partire dal ’73 entra a far parte della compagnia dello stesso Teatro a fianco di Turi Ferro, Umberto Spadaro, Ave Ninchi. Affronta da protagonista o coprotagonista testi di notevole impegno sociale e culturale della drammaturgia italiana e straniera come: La morte di Danton di Buchner, Vita dei campi di Verga, L’eredità dello zio canonico di Russo Giusti, L’altalena di Martoglio, Cavalleria rusticana di Verga, L’ultima violenza di Fava, Pipino il breve di Barbera- Cucchiara, ed ancora una nutrita antologia pirandelliana Liolà , La patente , La sagra del Signore della Nave , L’uomo la Bestia e la Virtù , La nuova Colonia non senza incursioni negli autori stranieri: Il giardino dei ciliegi di Cechov ed in quelli contemporanei Le menzogne della notte di G. Bufalino.