Luce

Angela Luce «non fa parte del facile mondo piccolo-borghese di certi artisti napoletani. Angela è attrice e cantante verace, autentica figlia del popolo, aggressiva e imbarazzante come la faccia vera di Napoli». Sono parole di Giuseppe Patroni Griffi. E, in effetti, proprio sotto la guida di Patroni Griffi la Luce dà le prove più importanti e persuasive della sua carriera teatrale. Aveva cominciato giovanissima con Eduardo De Filippo (da citare, per esempio, una sua comparsa, a appena sedici anni, in un memorabile allestimento di `Na santarella di Scarpetta, al fianco di attori del calibro di Pupella Maggio, Ugo D’Alessio, Franco Sportelli, Pietro Carloni, Pietro De Vico, Enzo Cannavale e Antonio Casagrande), ma ad imporla sono, rispettivamente nel ’67 e nel ’70, i due grandi allestimenti vivianei diretti per l’appunto da Patroni Griffi: Napoli: notte e giorno e Napoli: chi resta e chi parte . E i suoi ritratti delle due prostitute Ines (colei che canta la celeberrima “So’ Bammenella `e copp’ ‘e Quartiere”) e Celeste sono, senza alcun dubbio, da collocare in un’ideale antologia del grande teatro napoletano.