Larible

David Larible fa parte della settima generazione di una famiglia di tradizione circense imparentata con i Travaglia. In pista sin da giovanissimo, si esibisce nelle discipline più diverse ottenendo una formazione enciclopedica. La famiglia è ingaggiata nei principali circhi italiani (Casartelli-De Rocchi, Darix Togni, Cesare Togni) ed europei (Nock, Bouglione, Krone, Tower Circus e Teatro Carré). In Sudamerica è da Tihany, Atayde e Fuentes. Dal 1986 al 1988 è ospite fisso del programma della televisione tedesca Sterne in der Manege . Acquisisce così un notevole bagaglio di esperienze, che contribuisce a impreziosire ulteriormente le sue naturali capacità. Sposa la trapezista messicana America Jiménez. Da Krone, fra i più importanti circhi tedeschi, dove è ingaggiata la famiglia, gli viene offerta la possibilità di intrattenere il pubblico all’ingresso, prima dello spettacolo. Ha così modo di osservare da vicino due dei più grandi clown del secolo, Charlie Rivel e Oleg Popov.

Negli stessi anni definisce il proprio personaggio, un augusto classico con un vestito grigio semplice, (in contrasto con l’allegria che esprime), un cappello alla Jackie Coogan de Il monello , un trucco leggero e il classico naso rosso. Si concentra prevalentemente su delle riprese corte e originali, sempre diverse, da effettuarsi fra un numero e l’altro dello spettacolo. Nel 1988 è chiamato dal principe Ranieri al festival di Montecarlo, dove vince a sorpresa un Clown d’argento. Dopo due anni partecipa ancora al festival ma fuori concorso. In Sudamerica, al circo Atayde, ha la possibilità di misurarsi con il pubblico dei grandi palazzi dello sport di una capienza superiore agli ottomila posti. Kenneth Feld lo vede e lo ingaggia come primo clown della storia di Ringling Bros. and Barnum & Bailey ad apparire come star della pista centrale. Da Ringling, dove viene chiamato `Il clown dei clown’, il processo produttivo impone un rinnovamento continuo dei propri numeri clowneschi.

David Larible cambia così il proprio approccio alla creazione, attingendo dal repertorio classico al quale, alla maniera della Commedia dell’Arte, apporta decisive innovazioni personalizzando o stravolgendo canovacci preesistenti. La pluriennale esperienza di trapezista, pattinatore, giocoliere, ballerino, acrobata a cavallo e altro ancora, lo dota di una struttura fisica massiccia e agile al tempo stesso, che egli comanda a piacimento arricchendo le sue riprese di un potenziale mimico enorme. Il successo in tutti gli Usa, dove il pubblico è multietnico, dimostra l’universalità della sua comicità. Dal 1996 approda al palcoscenico con uno `one-man-show’ dal titolo Scusi vuol partecipare? portato, in varie rassegne teatrali. Lo spettacolo è la messa in scena fluida e coordinata dei suoi migliori numeri. Il titolo la dice lunga sul tipo di sviluppo dato allo spettacolo, basato infatti principalmente sull’interazione fra pubblico e artista, suo `modus operandi’ prediletto.