Kops

L’opera di Bernard Kops è dominata dalla tensione tra disperazione autodistruttiva e speranza riconciliatrice, come nel suo primo lavoro, L’Amleto di Stepney Green (The Hamlet of Stepney Green, 1958), dove il protagonista Sam torna come fantasma per convincere il figlio ad amare la vita; o in Il sogno di Peter Mann (The Dream of Peter Mann, 1960), dramma sul pericolo atomico. Seguono Domani è un meraviglioso giorno (It’s a Lovely Day Tomorrow, 1976), scritto in collaborazione con J. Goldschmidt, Più fuori che dentro (More Out Than In, 1980), Ezra (1981) e Simon a mezzanotte (Simon at Midnight, 1982): qui il protagonista dimostra l’efficacia delle speranze e dei sogni contro la futilità e la paura della morte. Anche se porta in scena la vita dei ceti popolari, K. non si può etichettare come scrittore realistico. Le sue opere sono infatti parabole poetiche sulla natura umana e su conflitti non specifici dell’epoca contemporanea, ma universali.