Kanze

Discendente di Kan’ami e Zeami, appartiene alla scuola Kanze, famiglia d’arte che ha conservato e tramandato di generazione in generazione gli insegnamenti secolari di questa tradizione teatrale. Hideo Kanze ha cominciato a praticare il nô all’età di tre anni, con il padre e il nonno; a quattro era con loro in scena. Ha studiato all’università nazionale di Tokyo, poi alla scuola Kita; nel 1959 è stato chiamato a far parte dell’Associazione nazionale del nô. Da allora ha perseguito l’ideale di un teatro che nascesse dallo scambio tra il nô tradizionale e gli altri generi teatrali classici, non trascurando la musica moderna, la danza e le arti figurative. Di questi tentativi di contaminazione l’esito più recente è Nulla (Mu, 1997): nato dalla collaborazione con il massimo esponente del butoh, Kazuo Ohno, e con il regista Akira Okamoto, vi si intrecciano la storia classica del nô Ubasute e Rockaby di Beckett, ispirato ai temi della vecchiaia e della solitudine. Dopo una parentesi come regista all’Abbey Theatre e al Berliner Ensemble, alla fine degli anni ’70 l’artista giapponese è tornato a dedicarsi al nô. K. è anche attore cinematografico, regista di opere liriche e docente universitario a Kyoto.