Kalisky

Nato da genitori ebrei polacchi periti nei campi di sterminio, nei pochi anni della sua carriera René Kalisky si è distinto per una scrittura scenica analitica, capace di sondare tutti gli elementi necessari alla rappresentazione (precisa descrizione degli ambienti, degli spazi, delle luci, degli interventi musicali e addirittura delle modalità di recitazione degli attori). Ha scritto Trockij, ecc. (1969), indagine sui metodi staliniani; Skandalon (1970), in cui la vita di Volpi (Fausto Coppi) è travolta dall’azione dei mass-media; Jim il temerario (1971), che esplora il complesso rapporto fra Hitler e l’ebreo Chaim; Il picnic di Claretta (1973), dove una troupe teatrale realizza uno spettacolo sugli ultimi giorni di Claretta Petacci e di Mussolini; Dave in riva al mare (1975), testo in cui il contrasto biblico fra Saul e David è attualizzato nel confronto fra Dave, emigrato ebreo di New York, e Saul, ricco israeliano. Altri suoi lavori sono Europa (1972-76), dove un superstite di Dachau mostra, attraverso la sua vicenda, il declino del Vecchio Continente; La passione secondo Pier Paolo Pasolini (1977), in cui il regista inscena la propria morte in un film che sta girando; Sulle rovine di Cartagine (1979), che affronta i rapporti fra intellettuali e potere e ricerca le responsabilità delle grandi potenze nell’evoluzione dei processi storici; Falsch (1983), che scandaglia i ricordi di una famiglia ebrea.