Josephson

La sua vita artistica si è svolta in gran parte all’interno dell’entourage I. Bergman, con cui J. ha uno stretto rapporto di amicizia da quasi sessant’anni. Conosciutisi mentre frequentavano il liceo, i due hanno collaborato sia a teatro, soprattutto fino agli anni ’70, sia al cinema. Infatti, è solo dopo aver recitato in Sussurri e grida (1973) di Bergman che J. si appassiona al cinema, prima considerato unicamente come un diversivo alla sua carriera teatrale, che comunque non ha mai abbandonato. Collaboratore stabile del Teatro reale svedese da molti anni, ultimamente ne ha rilevato la direzione (1987) proprio da Bergman e ha recitato in Casa di bambole (1989) di Ibsen, Variazioni Goldberg (1994) di G. Tabori e Il giardino dei ciliegi (1997) di Cechov. Recentemente ha lavorato in Celestina (1998) di F. de Rojas ed è stato scelto da Bergman per un suo spettacolo teatrale, Dopo la ripetizione (1998), imperniato su una figura di regista a metà tra Bergman stesso e J., a riprova della grande affinità tra i due. J. dovrà di nuovo incarnare Bergman nel film che quest’ultimo sta scrivendo, Senza fede , le cui riprese inizieranno nel 1999.