Houdini

Grande uomo di spettacolo, Harry Houdini è considerato il più celebre illusionista di tutti i tempi: specializzato nell’escapatologia, la capacità di liberarsi da qualsiasi manetta o uscire da qualsiasi cassa, baule o cella. Uno dei dieci figli di un rabbino ungherese emigrato negli Usa, H. è sin da giovanissimo appassionato praticante di attività sportive che fortificano il suo fisico. Debutta a diciannove anni, assieme a un partner, all’Esposizione colombiana di Chicago col nome The Brothers Houdini. Il nomignolo gli è ispirato da Eugene Robert-Houdin (1805-1871), celebre illusionista francese. Nel 1894 sposa Wilhelmina Beatrice Rahner, detta Bess, componente di una piccola compagnia teatrale itinerante, che diventa sua partner e compagna di tutta la vita. Nel 1895 riscuote i primi timidi successi riproponendo il vecchio trucco della `metamorfosi’: Bess viene chiusa ammanettata dentro un baule, sul quale viene sollevato un telo nero che, immediatamente abbassato, rivela l’artista libera e Harry Houdini incatenato al suo posto. Dopo una mezza dozzina d’anni in giro per piccoli circhi e side show , durante i quali frequenta altri personaggi destinati a fama duratura come i Keaton, nell’estate del 1899 Harry Houdini è scoperto da Martin Beck, uno dei più importanti agenti del mondo del vaudeville.

La sua carriera ha così un’impennata, che lo porta in un anno a essere considerato una stella di primo piano dell’ entertainment internazionale. Harry Houdini, dotato di notevole personalità e carisma scenico, comprende che deve trovare una strada per distinguersi nell’affollato panorama dei circuiti di varietà. Sceglie l’escapatologia e comincia a liberarsi da manette e camicie di forza portate dai componenti del pubblico. La grande notorietà arriva proprio all’alba del secolo, quando, il 5 aprile del 1900, nella prigione di Chicago, si fa perquisire e rinchiudere in una cella, dalla quale esce tre minuti dopo; la dimostrazione si ripete quasi a ogni città visitata. Harry Houdini ottiene così un enorme `ritorno’ pubblicitario: i suoi compensi crescono a dismisura, il suo nome diventa il primo in cartellone, i giornali lo intervistano e, da grande egocentrico e abile promotore di se stesso, modifica ad hoc il proprio passato. Nello stesso anno il primo tour europeo, che parte dall’Alhambra di Londra; in Inghilterra Harry Houdini fugge da celle che avevano trattenuto celebri criminali condannati a morte. Nel settembre del 1900, a Dresda, la polizia tedesca lo accusa di frode e lo denuncia. Inizia un processo che si conclude con la vittoria di Harry Houdini, il quale rivela, ma solo ai giudici, alcuni dei suoi trucchi di scena. In Germania viene chiamato `simbolo della libertà’ e `il Napoleone della réclame’.

Nel 1903 in Russia, nelle prigioni Butirskaja, viene legato e ammanettato dentro un carro destinato ai deportati in Siberia, dal quale esce in ventotto minuti. Il pubblico di ogni Paese è conquistato dalla miscela di sfida alle autorità costituite, mito del self-made man , illusionismo e culto del fisico e del bizzarro, oltre che dal fascino dell’assoluta segretezza delle sue tecniche. Nel 1905 torna negli Usa, dove firma un contratto di tre anni con il più grande circuito di teatri di varietà dell’epoca, il Keith-Albee. Alla ricerca di nuovi trucchi e trovate pubblicitarie, dopo lunghe prove per nuotare e resistere nell’acqua gelida, nel 1907 inizia a gettarsi nei fiumi dai ponti, ammanettato. Al primo lancio, il 6 maggio a Rochester (New York), assistono oltre diecimila spettatori. Da allora si getta in pratica in tutti i fiumi d’America, con incatenamenti che diventano sempre più complicati e spettacolari, fino a farsi rinchiudere in una cassa immersa nei corsi d’acqua. Lancia anche le `open challenges’, sfide aperte nelle quali invita gli spettatori a presentarsi con oggetti da dentro i quali prova a liberarsi. Con questo stratagemma riesce in realtà a farsi sponsorizzare da ditte che gli presentano oggetti di ogni tipo, come enormi palloni da rugby o gigantesche buste da lettera. Dimostra anche un interesse per la storia della magia, e comincia ad ammassare libri e altro materiale setacciando negozi di antiquariato. Scrive articoli e volumi di narrativa e saggistica; nel 1908 pubblica The Unmasking of Robert-Houdin , una storia della magia nella quale cerca di sconfessare il celebre illusionista dal quale ha preso il nome.

Appassionato pioniere dell’aeronautica, il 18 marzo 1910, durante una tournée in Australia, è il primo uomo a volare in quel continente. Nell’immaginario collettivo si afferma sempre più la sua figura di temerario. Ma anche in scena esegue trucchi spettacolari; resta celebre la `cella della tortura cinese’: l’artista si fa rinchiudere a testa in giù, con i piedi vincolati a un cavo e ammanettato, dentro un parallelepipedo di cristallo pieno d’acqua dal quale si libera in due minuti (esercizio ripreso anche nel famoso film di George Marshall con Tony Curtis: Houdini , 1953). L’esercizio è eseguito per la prima volta il 21 settembre 1912 al circo Busch, a Berlino. Inventa l’attraversamento di un muro di solidi mattoni, costruito in scena a piena vista. Nuova trovata da prima pagina: si fa appendere a testa in giù con una camicia di forza ai pennoni di altissimi grattacieli, con migliaia di spettatori a vederlo, nello spirito della cultura di massa del ventesimo secolo. Durante la prima guerra mondiale è molto attivo nell’organizzare spettacoli di beneficenza per le truppe; gli viene anche chiesto di dare ai soldati americani lezioni di sopravvivenza sott’acqua.

Nel 1918 inizia la carriera cinematografica con la serie The Master Mystery ; in seguito fonda due proprie compagnie di produzione, con alterna fortuna. Diventa famosissimo, è amico o conoscente di numerosi personaggi della cultura e della società del suo tempo; incontra i presidenti Theodore Roosevelt e Woodrow Wilson, frequenta Sarah Bernhardt, Jack London e la moglie Charmian. Nello stesso tempo scrive brevi racconti dell’orrore, alcuni in collaborazione con H.P. Lovecraft. Nel 1924, a cinquant’anni, inizia una crociata antispiritualista che gli porta una rinnovata, incredibile notorietà. Tutto nasce da una querelle con l’amico scrittore A. Conan Doyle (il noto creatore di Sherlock Holmes), convinto assertore delle capacità medianiche di Harry Houdini, il quale invece afferma di eseguire le proprie prodezze senza l’utilizzo di mezzi soprannaturali; pubblica così A Magician Among the Spirits , un libro contro le frodi dei finti medium, che allora andavano per la maggiore. Chiamato a far parte di un comitato della rivista “Scientific American”, smaschera gli inganni dei falsi medium riproponendo i presunti fenomeni paranormali nei propri spettacoli. La messe di articoli, editoriali e lettere prodotti da questi eventi sposta di fatto la figura di Harry Houdini dal campo dell’intrattenimento a un contesto sociale, religioso e scientifico.

Nel 1925 il suo spettacolo Houdini approda finalmente nel cartellone ufficiale di Broadway, in competizione con i maggiori attori dell’epoca. La rappresentazione dura due ore ed è divisa in tre parti: ‘Magic’, sessanta minuti di pura magia in omaggio ai grandi del passato (come Bartolomeo Bosco o il bistrattato Robert-Houdin); ‘Houdini Himself, in Person’, con esercizi che lo hanno reso famoso, dalla ‘metamorfosi’ alla ‘cella della tortura cinese’; ‘Do the Dead Come Back’, un’ora di forum sui falsi medium. Nello stesso periodo batte il record di Rahman Bey, un presunto fachiro che è riuscito a resistere un’ora all’interno di una cassa sigillata grazie a una ‘catalessi anestetica’; Harry Houdini rimane per un’ora e mezza in una bara, immersa nella grande piscina dell’hotel Shelton. È il suo primo esercizio di enterologia, piuttosto che di escapatologia: grande risonanza dei media, il “Times” titola «Houdini wins». Nell’ottobre del 1926, mentre è in tournée a Montreal, un fan entrato in camerino gli chiede se è vero che è in grado di sopportare qualsiasi forte colpo agli addominali e lo colpisce ripetutamente allo stomaco; il giorno dopo Harry Houdini si sente male durante lo spettacolo. Il 25 ottobre viene ricoverato a Detroit e operato; gli viene rimossa l’appendice, ma si è ormai prodotta una peritonite che, il 31 ottobre, lo porta alla morte.